Inishmore (isole Aran - Irlanda): le "sette chiese"

di  Alfredo Izeta

Un viaggio nell'Irlanda del Nord nel mese di luglio mi ha permesso di allontanarmi per qualche giorno dall'afa soffocante che avvolgeva l'Italia per entrare in un mondo decisamente piu' fresco e, soprattutto, "umido".
Le problematiche Covid non mi hanno permesso di raggiungere Belfast, parte del Regno Unito allora in quarantena: la meta principale e' cosi' diventata Inishmore, la piu' estesa delle isole Aran.
Quest'isola e' nota soprattutto per Dun Aengus, una fortezza megalitica che risale presumibilmente all'eta' del ferro (900/1000 a.C.).
Tuttavia per riempire la giornata era necessario trovare altre mete.
In Irlanda i cimiteri sono dei veri e propri siti archeologici: quasi tutti altomedievali, vengono considerati "attrattive turistiche".
Cio' premesso, dopo una rapida visita alla scogliera che ospita una colonia di foche, ho raggiunto le c.d. "Sette Chiese".
Si tratta di uno spazio cimiteriale che nelle sue parti piu' antiche risale addirittura al VI-VII secolo e che viene utilizzato anche ai nostri giorni.
Come tutti i siti del genere ospita oltre alle tombe - caratterizzate da croci celtiche ornate da bassorilievi - anche le relative costruzioni religiose. Questo spazio - relativamente poco esteso - non fa eccezione.
Spiccano infatti i resti di numerosi edifici, anche se probabilmente sono solo due le chiese : per quanto concerne gli altri, dovrebbe trattarsi di abitazioni conventuali e/o di strutture connesse al culto religioso, molto forte in Irlanda sin dall'epoca tardo imperiale romana.
Il tutto desta una certa impressione per l'atmosfera livida e triste che vi si respira.
A questo punto vi lascio alla galleria di fotografie: cliccate sul pulsante sottostante per accedervi.
Alfredo Izeta - ottobre 2021





 

ascolta in sottofondo un brano di musica irlandese celtica (violino)


 

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