Feltre: le due chiese maggiori

di  Alfredo Izeta

A Feltre gli edifici religiosi sono numerosi, caratteristica del forte attaccamento alla Chiesa del Veneto: assumono grande importanza due centri che chi si trova in zona dovrebbe visitare per la loro bellezza intrinseca, la Concattedrale e il Santuario dei SS Vittore e Corona, in particolare quest'ultimo per il ragguardevole ciclo di affreschi discretamente conservati che lo contraddistingue.

La Concattedrale
Dedicata a San Pietro Apostolo, sorge appena fuori dalla cerchia muraria che racchiude la parte antica di Feltre, caratteristica che si riscontra anche in altre localita'.  Gia' Cattedrale della sola Feltre, ha assunto questa denominazione a seguito dell'unione delle due diocesi di Belluno e Feltre (1986).
L'area circostante (ca. 1000 mq sotto il sagrato) e' tuttora oggetto di scavi archeologici che hanno gia' portato alla luce manufatti di epoca preromana, romana e paleocristiana: sicuramente il primo impianto e' anteriore al X secolo anche se la prima chiesa romanica dovrebbe risalire intorno all'XI secolo, epoca cui risale sicuramente la cripta a tre navate con il suo soffitto di tavole di legno impreziosito da dipinti dell'epoca (in parte ora rifatti). Va detto che l'assetto attuale e' rinascimentale: la chiesa venne ricostruita dopo un pauroso incendio nel XVI secolo.

Il Santuario dei SS.Vittore e Corona
Il complesso monastico, ora privo di religiosi, e' adagiato su un versante dello sperone di una collina nel sobborgo di Anzu', a pochi chilometri dal centro di Feltre. Costruito fra il 1096 e il 1101, e' stato ingrandito in piu' riprese, dal chiostro con le sue decorazioni che raffigurano la storia del santuario e di Feltre (1495) alla sontuosa scalinata monumentale che conduce al portale d'ingresso (XIX secolo). Di grande interesse la chiesa: oltre al loggiato che racchiude l'arca con i resti dei due martiri,  sono abbastanza ben conservati i vari cicli di affreschi (dal XII al XVI secolo) fra i quali spicca un'ultima cena che si svolge sull'intera parete.
Il santuario e' stato oggetto di pellegrinaggi da parte di imperatori e principi che ne hanno sempre rispettato l'integrita': solo nella seconda guerra mondiale fu violato dai tedeschi, alla ricerca di fuggiaschi. A questo proposito e' significativo nel rettorato un affresco del maestro Vico Calabro' che ben rappresenta le atrocita' di quel tempo: decisamente da vedere (cfr. comunque la galleria di fotografie).




 

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Mi rialzerai (musica cristiana e canti religiosi)


 

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