Ieri,
domenica 16 ottobre 2022, a Seren del Grappa,
localita' Rasai, e' stata data riviviscenza, in nome
della musica genuina, ad un appuntamento che, seppur
tenutosi ai piedi del Monte Grappa, e quindi fuori
dai grandi centri urbani, ha richiamato tantissimi
appassionati della fisarmonica.
Organizzato dalla storica e famosissima azienda
"Fisarmoniche Stocco" di Stradella (Pavia), sotto
l'egida di uno degli esponenti, Giuseppe Spinelli,
assente per motivi di forza maggiore, ma sostituito
in maniera eccellente da un suo validissimo
collaboratore, il sig. Stefano, detto evento si e'
distinto, senza ombra di dubbio, per un insieme di
sfaccettature che, anche al di la' del magnifico
suono della fisarmonica, faranno riflettere anche
sulla condizione umana che, mai come oggi, versa in
una tale precarieta' esistenziale da trovar rifugio
(questa non e' soltanto una mia personale
sensazione) nelle parole universali di una voce
"celeste", "musette", "bassoon" o anche "violino"
fra le tante altre, con le quali detto strumento a
mantice sa parlare sempre in positivo e senza alcuna
contraddizione, attraverso appunto un linguaggio
universale che, oserei dire (ma questo potrebbe
essere confuso ancora una volta per partigianeria
essendo un appassionato) sarebbe in grado di
produrre forse un maggiore risultato in tutti gli
attuali contesti sociali.
Non e' una forzatura dialettica ma, mentre scrivo,
se vuoi anche facendo un ragionamento per certi
versi inconcepibile, insomma voglio dire a mo' di
"boutade", mi e' venuto da pensare durante questo
evento che (passatemi il frizzo) un pezzo di Strauss
oppure un Carnevale di Venezia suonati alla
fisarmonica durante un ipotetico faccia a faccia fra
Putin, Zelensky e Biden, farebbe dimenticare le
voglie di annessioni, di controffensive belliche, di
offese e quant'altro, ma anche questo, purtroppo, e'
un mio "Stream" peraltro trascritto nei vari
pentagrammi da tanti e vari autori.
Ritornando all'evento, anche qui, si e' messa in
moto la mia fantasia che, in qualche modo, e'
riconducibile a quanto ho scritto dianzi con
riferimento ad ipotesi di "vis" negoziale fra i
massacratori attuali della terra. E mi spiego.
Osservando i vari partecipanti con le fisarmoniche
addosso, ciascuno che faceva capannello a se, nel
senso che si erano formati diversi gruppetti che
suonavano per conto loro ingenerando anche una certa
confusione costituita da una tale miscellanea di
suoni da far sembrare "stonature" stante le diverse
tonalita' con le quali ciascuno iniziava, ho notato
successivamente come, uno alla volta, detti
gruppetti si siano messi tutti insieme formando un
gruppo unico tanto da suonare insieme, per circa due
ore ininterrotte (fra questi c'ero anch'io che sono
del... 1935), realta' anche questa che mi ha
riportato al momento difficile attuale: ho infatti
immaginato che i suddetti gruppetti di cui parlavo
dianzi, potevano essere immaginati come gli stati
che vanno per conto loro sia nel bene che nel male,
ma che poi, per opera del linguaggio universale
della musica, sentono il bisogno di aggregarsi
sempre piu', come e' successo appunto per il
suddetto gruppo unico che, se ho visto bene, era
costituito da decine e decine di fisarmonicisti, tra
l'altro, molto bravi. Insomma: ho immaginato un
pianeta nel quale tutti si mettono insieme nella
concordia e nella pace socio-politica mondiale,
esattamente come ho notato appunto ieri durante
l'incontro di Seren del Grappa.
Fin qui non ho parlato di fisarmoniche anche se
l'evento era principalmente incentrato su questo, ma
senza volerlo, ho parlato indirettamente di esse: la
funzione che esse , in qualche modo, possono
espletare in direzione della serenita' e della pace.
Come dire: solo un pazzo preferisce ammazzare o
essere ammazzato al posto di ascoltare un valzerino
capace di rinnovare al nostro interno persino un
positivo processo bio-chimico nell'interesse della
salute.
Le fisarmoniche presenti erano tante, anzi
tantissime e tutte di elevato spessore per cui non
resta che dare spazio alle numerose foto che
seguono, non sempre di alta qualita', anzi, ma che
sicuramente costituiscono un documento ascrivile non
solo alla storia di Seren del Grappa e della "Stocco
e Cooperfisa", ma anche di tutti noi che abbiamo
partecipato a questa straordinaria manifestazione
nella quale, ciascuno, potra' ritrovarsi, nelle sue
diverse tonalita', tutte "maggiori"... e poche di
minori o di settime diminuite... (in senso
ovviamente metaforico) come avranno capito subito
coloro che si sono esibiti.
Arnaldo De Porti - Belluno Feltre
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A corredo della mia visita in loco ho scattato 12
fotografie e realizzato 6 video
ascolta in sottofondo
Arnaldo De Porti alla fisarmonica